Karl Marx e Friedrich Nietzsche
contro
Max Stirner

»Stirner è uno dei molti segni da cui si apprende la fine dell'educazione.« (329) [...]

»Come qualcuno non ha mancato di osservare, si deve supporre che Stirner sia qualcosa di cui un filosofo di rango non può occuparsi. [...] Stirner continua a essere espunto dalla cultura, anche se centinaia e centinaia di titoli gli sono stati dedicati.« (330) [...]

»La presenza più intensa di Stirner si incontra ... in autori che di lui tacciono o che di lui parlano in testi che non pubblicarono mai: Nietzsche e Marx. Molto lore parole non si possono intendere se non le leggiamo come un sussurrare impaziente, a volte febbrile, rivolto di un fantasma che li perseguita: Stirner. Marx e Nietzsche non hanno mai avuto molto da dirsi direttamente. Ma comunicano come due persone che non si conoscono, eppure hanno un sogno (un terrore) in commune. E allora sono costrette a incontrarsi almeno nel rabbioso, complice, esasperato, torvo, circolare combattimento con il loro fantasma. Quel combattimento li lega come forzati della stessa galera. In Stirner questi due primi consapevoli provocatori di una 'filosofia sperimentale' ritovavano una parte segreta del loro pensiero, ma appunto quella che non volevano riconoscere nelle sue conseguenze. Per tutta la loro vita si possono seguire le fasi di un paziente lavoro di occultamento di questa affinità...« (331)

Bernd A. Laska
(autore de LSR - un progetto parafilosofico):

concordanze
In diesen Passagen finden sich wichtige Übereinstimmungen mit meiner Sicht, wie ich sie u.a. in meinem Buch »Ein dauerhafter Dissident« dargestellt habe und für die Fälle Marx und Nietzsche detailliert in späteren »Stirner-Studien« darstellen werde.
 
discordanze
Calassos grundsätzliche Interpretation des »Einzigen« steht jedoch zu meiner im Gegensatz.